"...è stato un tentativo di riprodurre la tecnologia del domani, con le possibilità di adesso."
Arnie Katz - Electronic Games
Atari e tempismo: due mondi lontani quanto Salerno e Reggio Calabria via raccordo. Anno 1978, il punk è morto, Sid Vicius è quasi morto e gli anni '70 in generale non è che si sentano benissimo...
Ma veniamo a noi: l'Atari Cosmos è stata una console portatile progettata nel 1978 dagli ingegneri Atari Allan -Al- Alcorn (chi è là in fondo che ha detto PONG ?), Harry Jenkins e Roger Hector.
La sua particolarità era l'utilizzo degli ologrammi, beh, più o meno... I suoi 8 giochi, infatti, funzionano con 8 vetrini olografici assolutamente passivi, illuminati da LED posteriori: quanto basta per attirare l'attenzione dei compratori alla Fiera del Giocattolo di New York del 1981, quando fu presentata per la prima volta, e ottenere un pre-ordine di 8.000 unità (tante o poche? beh, l'anno precedente la versione Home di Pong - prodotto di punta di Atari fuori dai coin-op - ne ha vendute 12.000!). E intanto te lo vedi Al Alcorn dirci "benvenuto nel mondo del domani!".
Altra particolarità tecnica il Cosmos utilizzava la stessa CPU di quella utilizzata in Entex Adventure Vision (uscito nel 1981 - ehi, potrebbe essere il prossimo pezzo di questa rubrica!) chiamata COPS411. Le cartucce erano 'keyed', ovvero dei semplici pezzi di plastica che, inserite, premevano una combinazione di 5 tasti per far caricare il gioco già scritto nella CPU..
Buone pre-vendite, idea non rivoluzionaria ma certamente innovativa, e bassi costi di produzione dei giochi (la cartuccia senza componenti elettronici sarebbe costata una decina di dollari), ma progetto mai realizzato.
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