Sei lì che stai pensando che ci sono tappe importanti nel cinema catastrofico: 1975 el Señor Spilbergo spaventa il mondo con “Lo Squalo”. 1977 Joe d’Amato dirige il Ginecologo della Mutua, che non spaventa il mondo, ma comunque va citato. 1978 Jeannot Szwarc spaventa alcuni continenti con “lo Squalo 2”. Giusto prima di andare a dirigere alcune puntate di Gray’s Anatomy. E sempre 1978 la coppia Harry Kerwin e Wayne Crawford spaventa il condominio con “Barracuda”.
Dopo che “lo Squalo” ha aperto la strada, tutto il monte chiedeva a gran voce altri blockbuster a tema. Tu per primo non ti sei tirato indietro. E visto che di film sugli squali erano zeppi gli scaffali, la coppia Kerwin & Crawford decide di cambiare animale: “una misteriosa moria di pesci colpisce Baia delle Palme. Un’industria chimica rilascia scorie in mare. Il pericolo corre sott’acqua. DELFINI.” No, no, ‘spetta, ci fa Kerwin… Mi suona male… Facci tipo “PINGUINI”… No, gli ribatte Crawford. “BARRACUDA”. Senti come suona cattivo! E barracuda sia!
Questo il plot del film. Non spoileri nulla, eh, ma di fatto ci sono dei Barracuda incazzati, delle scene splatterone, poi dei tizi incazzati, poi delle scene splatterone, poi biologi e sceriffi e poi scene splatterone. Infine l’esercito e il megacomplotto. Il film di per sé è abbastanza diluito per raggiungere i 90 minuti da poterlo vendere come lungometraggio, ma la storia è interessante perché sposta l’attenzione dall’animale assassino all’inquinamento e poi dall’inquinamento al complotto. Non per niente sul dvd che ti sei comprato (si, te lo sei perfino comprato) sotto genere c’è la dicitura “Drammatico/Sociale/Fantascienza”. Sociale.
In quanto a tecnica, il film è del ’78 ma non guarda certo agli anni ’80 come resa finale. La pellicola di bassa qualità, la fotografia a contrasti elevati, troppo chiara o troppo scura, troppo diversa da una scena all’altra, i pantaloni a zampa lo portano in pieno negli anni ’70. Nonostante le riprese subacquee siano originali, troppo spesso sembrano appiccicate lì a causa di due fotografie completamente diverse. Per ovviare al budget e ai limiti tecnici, inoltre, non si vedranno praticamente mai barracuda e persone nella stessa scena!
Ma la tua parte preferita, quella sul risparmio assoluto, quasi taccagneria, è la location della ditta chimica. Gli uffici di un palazzo sono visibilmente ricavati da un seminterrato, sede di un dentista abusivo. Quando gli attori guardano fuori dalla fintissima parete a vetri coperta da tende, infilano la testa tra le tende per non farti vedere il pietosissimo vuoto, e descrivono le scene. Toh, e queste non serve neanche che le giriamo, ci fa quel furbacchione di Kerwin.
Se non lo sapevi, sappilo:
Il dinamico duo Harry Kerwin e Wayne Crawford si occupa della regia, il dinamico duo Harry Kerwin e Wayne Crawford si occupa del soggetto, il dinamico duo Harry Kerwin e Wayne Crawford si occupa della sceneggiatura, il dinamico duo Harry Kerwin e Wayne Crawford si occupa della produzione.
I meriti del film se li becca per lo più Kerwin, in quanto è lui il regista ufficiale, mentre Crawford si occuperà più delle scene subacquee.
La locandina è fichissima. 5 stelle alla guida Michelin. Punto.
Il film Barracuda del 2013 non centra nulla con questo.
Voto finale: non ti hanno convinto diverse cose… Il finale… Gli anni ’70 in generale… Ma comunque devi dargli atto che ha mescolato pesci assassini, fluidi mortali e complotti governativi. Mica poco!
4 pinne all’orizzonte su 5!
Questo mi mancava!
RispondiEliminaLo recuperi subito: praticamente è la storia del dottor Franco Giovanaridi, un ginecologo della mutua che dopo i controlli approfondi alle pazienti... ah... no.. scusa... dicevi Barracuda... errore mio, errore mio!
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