giovedì 20 marzo 2014

#seistagionieunfilm - Grimm


Se vi piacciono o vi sono piaciute le fiabe, questa è la serie televisiva che fa per voi. No, non sto parlando di Once Upon a A Time, il classico incipit fiabesco di “C’era una volta”, ma sto parlando di una serie fatta “leggermente” meglio, dove per leggermente intendo molto e per meglio intendo….. beh, sempre meglio.
La serie è ispirata alle classiche favole dei fratelli Grimm.
Chi sono i fratelli Grimm?
Cristo ma cosa vi leggevano i genitori prima di andare a dormire – i Teletubbies? Peppa Pig? Allora nota sui fratelli Grimm, valà…

(da leggere con tono solenne e sguardo vacuo perso nel vuoto in un misto di ammirazione)
"Jacob Ludwig Karl Grimm e Wilhelm Karl Grimm furono due linguisti e filologi tedeschi, ricordati come i “padri fondatori” della germanistica. Al di fuori della Germania sono conosciuti soprattutto per aver raccolto e rielaborato le fiabe della tradizione popolare tedesca nelle opere Fiabe (Kinder- und Hausmärchen, 1812-1822) e Saghe germaniche (Deutsche Sagen, 1816-1818). Fra le fiabe più celebri da loro pubblicate vi sono classici del genere come Hänsel e Gretel, Cenerentola, Il Principe Ranocchio, Cappuccetto Rosso e Biancaneve. Ma anche il 3 Porcellini e il Gatto con gli Stivali. Quindi ciancio alle bande, andiamo a parlare di questa serie televisiva"


Oggi, Ron Mexico consiglia: GRIMM
La serie non parla direttamente dei fratelli Grimm, ma dei loro discendenti… Siamo ai giorni nostri, a Portland, in America.


Premessa doverosa: appuriamo il fatto di aver avuto genitori in linea con la cultura media, che se rompevate oltremodo i ciglioni vi dicevano di fare i bravi, di comportarsi bene, etc etc altrimenti sarebbe venuto il lupo cattivo, l’uomo nero, La Russa e cose così.
Immaginate un mondo dove i cuccioli di licantropo, le piccole streghe, i fantasmi etc etc si sentono dire dai genitori: “comportatevi bene, che altrimenti arrivano gli umani”. Nello specifico i Grimm…
Nell’intenzione della serie quindi i Grimm scrissero quello che scrissero perché vero. Non erano storie immaginari, ma avvertimenti. C’erano davvero gatti parlanti, uomini-lupo, streghe, draghi, fantasmi, orchi. Anche ai giorni nostri. Si mimetizzano bene, ma quando sono spaventati o eccitati, mostrano il loro “vero volto”.
Un Grimm è in grado di riconoscerli e in teoria dovrebbe cacciarli, come si faceva centinai di anni fa… Il protagonista è Nick Burkhardt, (David Giuntoli) un detective della omicidi di con una particolare abilità: vedere il lato oscuro, le "bestie selvagge", che si nascondono nelle persone che lo circondano. La sua vita cambia improvvisamente dopo l'incontro con sua zia Marie, che gli rivela di essere l'ultimo discendente di una famiglia di cacciatori chiamati appunto col nome “Grimm”, che combattono una famiglia di creature soprannaturali noti come Wesen (ovvero tutte le bestie descritte nelle favole, ma con il proseguo della serie scopriremo che non tutte sono cattive, anzi) per difendere il genere umano. Dopo aver indagato sul suo passato (morte misteriosa dei genitori, non voglio spoilerare nulla), Nick si rende conto di dover seguire il proprio destino. Un poliziesco-fantasy quindi, che episodio dopo episodio storpierà la vostra visione delle fiabe. La zia Marie lascia in eredità a Nick una roulette piene di armi, perlopiù medioevali, libri antichi, pozioni e i diari di molti Grimm dove vengono raccontati gli incontri con diversi Wesen e cosa fare per sconfiggerli o allontanarli.


Inizialmente Nick risulterà spesso confuso sulla strada da intraprendere. Ecco allora Eddie Monroe (Silas Weir Mitchell) che è un Blutbad (ossia un lupo mannaro) aiutare questo Grimm, andando controcorrente a un rapporto di timore ed odio nei confronti di questi umani. Monroe - grazie ad una serie di diete ed al pilates - è riuscito a controllare la creatura malvagia insidiata dentro di lui. Già dal primo episodio diventerà il migliore alleato di Nick nella risoluzione dei casi di omicidio dove sono implicati altri Wesen.


E’ un serie godibile e senza particolari pretese. L’idea di base è molto interessante. Il tutto viene introdotto con lentezza, per un pubblico non troppo ricettivo… e questa è una nota di demerito per chi mastica serie come fossero ciunghe.
Spesso vengono introdotti “spiegoni” o “pistolozzi” per chi non avesse recepito, intravisto, sgamato, riferimenti al caso della puntata.
Ci sono – soprattutto nei primi episodi – alcuni luoghi comuni che si sarebbero potuti evitare, come la coppia di amici poliziotto bianco/poliziotto nero dai caratteri opposti ma grandi amici; oppure figure che trasudano saggezza e misteri, il tutto con echi strutturali che strizzano l’occhio a Buffy e Supernatural…


Gli attori sono al più sconosciuti (su tutti Silas Weir Mitchell nello stellare telefilm “My name is Earl” e “Prison Break”) e questo è stato un bell’azzardo, ma che ho apprezzato molto. Volti nuovi e facce nuove!
Attualmente siamo alla terza stagione, i produttori hanno un background di tutto rispetto David Greenwalt (X-Files, Buffy, Angel, Eureka) e Jim Kouf (Angel, Ghost Whisperer) e la serie è in onda
sul canale NBC, non proprio un colosso per quanto riguarda le serie tv. 22 episodi per stagione, la terza andrà in onda in Italia a partire dai primi di Marzo sul canale Steel. Da provare. Se vi piacciono le fiabe e il fantasy l’apprezzerete….


Vi lascio con il trailer della pilot.
Quesito: indovinate a quale fiaba ci si ispirerà al primo episodio?


Voto: libri di fiabe su 5

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