lunedì 24 marzo 2014

Fotografo di Cosplayer: Matteo -eh, si, è uno sporco lavoro- Pistacchio Tedeschi


Che poi ad un certo punto ti rendi conto che stai creando la tua personalissima fiera online… C’hai il curatore dell’evento, la cosplayer… E poi ti spunta una figura che mai e poi mai hai considerato: Matteo – Pistacchio – Tedeschi, ovvero… Beh… Fotografo di cosplayer? E’ giusto? Dimmi tu…
Ebbene si! Esiste anche il fotografo di cosplayers. Una figura avvolta nell’ombra e nel mistero nel senso che nessuno immagina che attorno al mondo cosplay, o meglio nelle fiere, ci siano anche persone che per passione passano tutto il tempo a scattare e scattare foto ai cosplayer fragandosene completamente degli stand. Dopo tutto esiste una certa sinergia tra fotografi e cosplayer, mi spiego meglio: senza cosplayer ovviamente non ci sarebbe il fotografo è ovvio, ma c’è da dire che senza il fotografo il cosplayer non potrebbe avere “visibilità” quindi è una coppia che va a braccetto tutto sommato.

Si, è un lavoro sporco, ma Pistacchio lo deve fare.

“mi piace la musica, da grande voglio fare il… TECNICO DEL SUONO”. No, cioè, non è una cosa simile alla tua? Come ti sei avvicinato a questa passione? 
 Sarà una risposta lunga temo. Devo dire che mi sono avvicinato per puro caso alla fotografia dei cosplayer anche perché avevo perso la passione della fotografia in generale. Tutto nasce due anni fa quando ho saputo che la fumetteria in cui vado organizzava una trasferta al Torino Comics. Era da tempo che volevo andare a Lucca e sinceramente pensavo non esistessero altri eventi legati a manga, anime e compagnia bella. Ai tempi non sapevo cosa fosse il cosplay, ne avevo solo una vaghissima idea: gente che si veste dal suo personaggio preferito. Quasi per gioco quindi il 15/04/2012 ho preso in prestito da mio padre la sua Nikon D90, si è pubblicità gratuita alla Nikon, e girando la fiera ho fatto un po’ di foto a questi strani personaggi “in costume”. Prima di accedere all’area in cui si sarebbe svolta la gara cosplay ho sfruttato la presenza di un fotografo, Adaman, che aveva rapito un gruppo di Resident Evil, per fare qualche scatto. Me ne stavo andando quando dal gruppo è uscita Jill Valentine che mi ha chiesto dove avrebbe potuto trovare le foto; preso completamente alla sprovvista ho detto che le avrei messe su Facebook, peccato che un profilo del faccia libro neanche lo avessi ai tempi! Arrivato a casa ho fatto in fretta e furia il profilo, ho caricato le foto e da li sono iniziati i tag sulle foto e le richieste di amicizia. Ho quindi iniziato a fare ricerche sul mondo del cosplay e ho scoperto che di eventi tutto sommato ce ne sono e anche parecchi, quindi spinto da una ritrovata passione per la fotografia mi sono incamminato verso altri eventi. Fumettopoli dove ho rischiato di essere linciato da Sauzer, nel caso questa intervista arrivasse ai tuoi occhi sto parlando prorpio di te Luigi. Un piccolo evento a Mantova svoltosi sotto un gazebo allestito alla benemeglio causa pioggia. Il quarto evento cosplay è probabilmente quello che mi ha fatto innamorare della fotografia ai cosplay, motivi: pochi giorni prima mi ero venduto un rene per acquistare la Nikcon D7000; ho avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchere con Dizzy, Gobaz Dasig, Nelson Carlo Espinilli, Mesh Garcia, Gilbert Urbano, Gianluca Bia fotografi da cui ho appreso tantissimo e con cui tutt’ora sono in contatto; ho avuto l’opportunità di parlare e di “torturare” due cosplayer del calibro di Asuka Soryu e Vedran Boss. Poi è stato un continuo peregrinare in giro per il nord Italia a caccia di eventi e fiere. Per riassumere un po’ il tutto: senza Annalisa De Angelis, la Jill Valentin di Torino, non mi sarei mai avvicinato a questo splendido mondo del cosplay. Il merito va tutto a lei.


…ma, il cosplayer, ci hai mai provato?
Non mi è mai venuto in mente di cimentarmi in siffatta cosa. Il mio massimo l’ho raggiunto al Cartoomics di quest’anno, indossando il cappello di Urahara. Sono una “bestia” che sta bene dietro l’obbiettivo, non davanti. Se poi in futuro ci saranno i presupposti magari poteri anche passare dall’altra parte del “lato oscuro”, ma la vedo come una possibilità molto remota.


Torniamo al punto. Quali sono gli eventi migliori e dove hai fatto i migliori scatti?
Parto dalla seconda domanda perché la più semplice. E’ difficile che io apprezzi gli scatti che faccio, veramente difficile. Non c’è un luogo/evento preciso in cui ho fatto le foto migliori. Se però devo per forza scegliere direi che gli scatti che preferisco gli ho fatti a Paderno Dugnano il 17/06/2012, non andare però a vederli perché dal punto di vista artistico fanno veramente schifo. Ci sono legato per altri mille motivi. Per quanto riguarda gli eventi migliori, io ovviamente mi limito a fare un commento da un mero punto di vista fotografico, non mi addentro al discorso stand, palco, spazi dedicati ai cosplayer, costi e mille altre variabili. Da un punto di vista di sfondi e opportunità di scatto indubbiamente gli eventi che offrono spazi all’aperto con zone verdi hanno un punto in più e gli eventi in questione sono Lucca, Novegro e Sigurtà, in rigoroso ordine alfabetico per non fare torti a nessuno. Questi nomi sono dettati dalla mia esperienza, ci sono sicuramente mille mila eventi che non conosco/a cui non ho partecipato che sicuramente sono spettacolari da un punto di vista fotografico.


Ah, un’altra domanda che ci piazziamo il titolo “anche io uso instangram, sono un fotografo”. Cosa ci vuole per fare una foto che emozioni? Non sto parlando di mezzi tecnici o programmi di postproduzione, eh… Ma proprio l’idea di “la voglio così!”. Come nasce?
Per fare una foto che emozioni c’è solo un semplice “trucco” e cioè entrare in sintonia con il soggetto che si ha davanti. Bisogna creare un legame, un feeling di muta collaborazione e divertimento. Perché ricordiamolo: cosplay e fotografia sono in primis un divertimento, se manca questo muore tutto! Il mio modus operandi è questo: prima di scattare mi informo dal diretto interessato che cosplay sta portando, do libero sfogo alla sua creatività e poi mano a mano che scatto se mi vengono in mente pose particolari… bhe… faccio sudare un po’ il povero malcapitato facendolo che ne so: saltare, arrampicarsi e compagnia bella. No! Aspetta! Quello che si arrampica, striscia e rotola sono io! In sostanza vado molto a istinto.


La solita domanda da nerd a nerd… Due fumetti, due film, due serie tv, due videogiochi! Vai! 
Giustamente una domanda nerdosa ci sta.
Due manga… Potrai pensare che sia scontato e banale, ma… One Piece in primis e poi… Bhe… C’è decisamente l’imbarazzo della scelta, ma se proprio dovessi scegliere direi Giant Killing.
Videogiochi… Ufff… Sono anni e anni che non mi cimento in attività videoludiche quindi i titoli saranno decisamente vecchiotti. Anche se l’ho finito e rifinito e lo so praticamente a memoria il primo è Spyro the Dragon, un capolavoro! Il secondo è il più conosciuto Tekken 3.
Serie tv. Praticamente non ne seguo. L’unica che seguo è Game of Thrones. la seconda è un capolavoro indiscusso della mia infanzia: Willy il Principe di Bel-Air.
Passiamo ora ai film. Sono due titoli che decisamente non hanno nulla da spartire tra loro. Top Gun in cima alla lista, d’altra parte è stato fatto l’anno in cui sono nato quindi la scelta è obbligatoria. Al secondo gradino del podio… dico Pari e Dispari giusto perché l’ho visto ieri sera.


Ultima cosa: spiega a tutti perché quello che fai è una figata spaziale e perché uno dovrebbe appassionarsi a diventare tecnico del suono.. .ehm.. cioè… fotografo di cosplay!
Perché diventare tecnico del suono… Che cazz… mi hai contagiato! In primis bisognerebbe chiarire alcune cose. Fotografo di cosplay è intesa la persona, solitamente con una reflex, che “rapisce” il cosplayer per fare un set in “privato” oppure una qualsiasi persona con in mano una macchina fotografica o peggio cellulare che fotografa in qualsiasi situazione? Se intendiamo la prima posso solo dire che è un mondo che se vissuto nel modo giusto ti da tanto, si conoscono veramente splendide persone e poi riesci veramente a sperimentare tanto. Riesci a dare libero sfogo alla tua creatività fotografica. Se intendiamo la seconda… Bha… Bho…

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