Poco tempo fa ti sei guardato il film di Capitan Harlock. Sei entrato al cinema con una scimmia che ti saliva… E ne sei uscito, non dico deluso… Ma mmmh… Come un hamburger senza ketchup… Ieri invece, ti trovi nel pomeriggio a guardare the Lego Movie, un film che non gli avresti dato una banconota da cento lire del vecchio Monopoli, e ti trovi un film pazzesco… anzi… MERAVIGLIOSOOOOO!
meravigliosooooooo!
Che poi non sai da dove iniziare ad elogiarlo. Cioè. La grafica. Prendi la grafica: lo sai che è tutto in computer grafica, ma sembra uno stop motion. I pezzetti… Tutti i pezzetti Lego sono riconoscibili. Potresti guardarti il film per cinque volte di seguito e scopriresti ancora quel pezzettino, quel dettaglio sullo sfondo pazzesco. Le esplosioni, il mare, le nuvole, il vapore. Tutto. Ma proprio tutto è di pezzettini di Lego. Pazzesco. E le scene sono ricche di dettagli che, vabbèoh, manco puoi descriverlo.
no, cioè... Michelangelo, Michelangelo quell'altro, un Robin Hood che è chiaramente "in calzamaglia", uno sbullonato, un fantasmino fluorescente, in alto a destra è proprio Marty McFly nella versione Darth Vader, due astronauti anni '80 e Lanterna Verde. Tutto in una scena. Ed è una di molte!
Il 3D merita un sacco, ti saltano addosso ogni minuto raggi laser di Lego, squali di Lego, squali con i raggi laser di Lego. La profondità delle scene, la cura dei dettagli, i materiali verissimi... Tanto che se ti dicono che era tutto un barbascherzo e non era in cg, ma in stop motion, è quasi più probabile.
Per capire, uno dei personaggi più fichi è l’astronauta anni ’80 Benny. Con il dettaglio del casco rotto. Sembra una cazzata, ma è uno degli anelli che portano il film al secondo livello. Cosa intendi? Che la sala era piena di bambini, ma chi rideva di più eri tu, perché oltre alle gag, più o meno banali, hai davvero a casa un astronauta lego anni ’80 con quei caschi che si rompevano SEMPRE. Le astronavi con quei pezzì demodè: le ali, i razzetti.... The Lego Movie è un film non da bambini, ma è il film da NERD dell’anno. Il “livello due” della narrazione è un continuo citare, riferimenti, personaggi, da Star Wars, agli eroi Dc, poi Gandalf e Silente. Ma non è una parodia. E’ una storia originale che strizza l’occhio ad un noto clasico Disney. Ma non dico quale. Perché devi vederti il film per capirlo.
La storia: ecco, quella ti ha fatto scompisciare dal primo minuto all’ultimo secondo. Specialmente l’ultimo secondo con la cosa più spassosissima del film! Ma non ci sono solo i due livelli di comicità, ci sono anche i due livelli della storia. Innanzitutto la storia si svolge in un mondo “perfetto” con il megapresidente che controlla politica, petrolio, libri di storia, televisione. La rivoluzione a tutto ciò ti parte dal concetto di “fantasia al potere”, ma non è così semplice… E’ chiaro che è un messaggio per adulti. Il protagonista Emmet, esce da questo Matrix per scoprire un universo così semplice e così complesso. Nella seconda metà di film (chi ha detto, poi, che non è un granchè la seconda metà?!) la storia si arrichisce ancora di un messaggio rivolto solo agli adulti. Agli adulti nerd. Che solo se sei nerd puoi capire.Vedere per credere.
le voglio... tipo tutte.. a qualsiasi cifra.
Che, poi, questo svolgimento non è fine a se stesso, ma è una vera e propria dichiarazione d’intenti della Lego, che è uscita dalla crisi dei primi anni 2000, quando propinava pezzi assurdi e minime possibilità di utilizzo, con un passo indietro per tornare al concetto di costruzioni. Il film racconta la magnifica idea del falegname di Billund.
le interviste ai protagonisti. DA VEDERE!
In conclusione: ti aspettavi un solito di quei film di animazione demenziali, sulla scia di Shrek che da anni ci gonfiano i testicoli gonfiando le tasche dei produttori con lungometraggi scadenti votati alla vendita dei gadget. E invece ti trovi un film meraviglioso, che era da quando sei andato a vederti Up! che non ti sei emozionato così.
Voto: mattoncini su 5!
con lode e candidatura al FILM NERD DELL'ANNO!
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