Solitamente le persone non vedono di buon occhio le serie televisive italiane. Forse perché abbiamo sfornato capolavori come “Don Matteo”, Lo sfrangimaroni di Rivombrosa”, “Distretto di Polizia ventordici mistero all’Oratorio” e facezie simili. Ci sono però alcune rare serie televisive italiane che meritano. Oggi parliamo di una di queste. Una delle tre. Si, perché a mio avviso sono 3 serie televisive italiane a meritare – e ad aver meritato –. Si perché della triade del merito, 2 non sono più in produzione... Oggi parremo di una serie televisiva nata come webseries e tra poco, pochissimo sbarcherà anche il televisione, su italia 1.
Oggi, Ron Mexico consiglia: THE PILLS
Diamo a Cesare quel che è di Cesare. La serie mi è stata consigliata dalla mia migliore amica ed è stato subito Ammmore a prima vista. Farò come ha fatto lei con me. Vi butterò li, così, senza tanti convenevoli 3 episodi.
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Luca Vecchi, Luigi Di Capua e Matteo Corradini. Loro sono il trio comico romano che ha creato, ideato, inventato e sviluppato la web series. Solitamente gli episodi non durano più di 5 minuti. Purtroppo.. Una serie prettamente in bianco e nero, simile al Coffee and Cigarette di Jim Jarmusch. Ogni episodio è appunto – una pillola – che spesso si trasforma in perla. Perle di saggezza, ma anche ironia, autocritica, satira, cattiveria e quant’altro.
The Pills sono estratti di vita, sono momenti e attimi tra coinquilini. Fugaci conversazioni qua e là tra studenti e amici che si ritrovano a lottare per la propria sopravvivenza. Perché la vita da studente, da uomini che crescono, non è mica facile. C'è l'erasmus, i soldi che non ci sono mai e il lavoro che non si trova e se si trova non piace. Poi le ragazze e gli amici. C'è quasi tutto questo e chi ha vissuto l'univeristà da fuori sede non potrà che riconoscersi in questi personaggi. La prima cosa che ho pensato quando li ho visti è stata: “Dei fottuti geni”.
I titoli delle puntate – ad esmpio - sono una cosa strepitosa. Da “L’amore ai tempi dell’Erasmus” a “Le colline hano le Hoogans”. Una commedia brillante, frizzante, veloce, mai scontata, con leconversazioni a metà tra il surreale e il grottesco. Nella serie ci sono vari riferimenti a serie di successo: i riferimenti spaziano dai cartoni animati giapponesi, cartoni della Disney, personaggi della letteratura, fumetti, luoghi comuni, stereotipi ma anche tanta tanta verità. Recitazione e fotografia davvero ottimi. Si nota il salto di qualità della seconda stagione (con l’arrivo di qualche sponsor e quindi qualche soldino da spendere meglio in produzione). Una recensione davvero breve – come un episodio di The Pills – ma che spero possa convincervi a dare una chance a questa serie.
La rete ha già dato il suo verdetto (molto positivo) – tra parentesi alcuni commenti sotto ai video sono FANTASTICI, una cosa che sembra scritta apposto dagli stessi autori, e invece…. – adesso vediamo che ne penserà il popolo della televisione tradizionale. Due stagioni fatte e finite, ora si punta alla terza.
Buona visione
Voto: su 5
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