giovedì 23 gennaio 2014

#seistagionieunfilm - The Pills


Solitamente le persone non vedono di buon occhio le serie televisive italiane. Forse perché abbiamo sfornato capolavori come “Don Matteo”, Lo sfrangimaroni di Rivombrosa”, “Distretto di Polizia ventordici mistero all’Oratorio” e facezie simili. Ci sono però alcune rare serie televisive italiane che meritano. Oggi parliamo di una di queste. Una delle tre. Si, perché a mio avviso sono 3 serie televisive italiane a meritare – e ad aver meritato –. Si perché della triade del merito, 2 non sono più in produzione... Oggi parremo di una serie televisiva nata come webseries e tra poco, pochissimo sbarcherà anche il televisione, su italia 1.


Oggi, Ron Mexico consiglia: THE PILLS
Diamo a Cesare quel che è di Cesare. La serie mi è stata consigliata dalla mia migliore amica ed è stato subito Ammmore a prima vista. Farò come ha fatto lei con me. Vi butterò li, così, senza tanti convenevoli 3 episodi.

La sottile linea ADSL


Fenomenologia del venerdì sera


Fabio Volo


Luca Vecchi, Luigi Di Capua e Matteo Corradini. Loro sono il trio comico romano che ha creato, ideato, inventato e sviluppato la web series. Solitamente gli episodi non durano più di 5 minuti. Purtroppo.. Una serie prettamente in bianco e nero, simile al Coffee and Cigarette di Jim Jarmusch. Ogni episodio è appunto – una pillola – che spesso si trasforma in perla. Perle di saggezza, ma anche ironia, autocritica, satira, cattiveria e quant’altro.


The Pills sono estratti di vita, sono momenti e attimi tra coinquilini. Fugaci conversazioni qua e là tra studenti e amici che si ritrovano a lottare per la propria sopravvivenza. Perché la vita da studente, da uomini che crescono, non è mica facile. C'è l'erasmus, i soldi che non ci sono mai e il lavoro che non si trova e se si trova non piace. Poi le ragazze e gli amici. C'è quasi tutto questo e chi ha vissuto l'univeristà da fuori sede non potrà che riconoscersi in questi personaggi. La prima cosa che ho pensato quando li ho visti è stata: “Dei fottuti geni”.


I titoli delle puntate – ad esmpio - sono una cosa strepitosa. Da “L’amore ai tempi dell’Erasmus” a “Le colline hano le Hoogans”. Una commedia brillante, frizzante, veloce, mai scontata, con leconversazioni a metà tra il surreale e il grottesco. Nella serie ci sono vari riferimenti a serie di successo: i riferimenti spaziano dai cartoni animati giapponesi, cartoni della Disney, personaggi della letteratura, fumetti, luoghi comuni, stereotipi ma anche tanta tanta verità. Recitazione e fotografia davvero ottimi. Si nota il salto di qualità della seconda stagione (con l’arrivo di qualche sponsor e quindi qualche soldino da spendere meglio in produzione). Una recensione davvero breve – come un episodio di The Pills – ma che spero possa convincervi a dare una chance a questa serie.


La rete ha già dato il suo verdetto (molto positivo) – tra parentesi alcuni commenti sotto ai video sono FANTASTICI, una cosa che sembra scritta apposto dagli stessi autori, e invece…. – adesso vediamo che ne penserà il popolo della televisione tradizionale. Due stagioni fatte e finite, ora si punta alla terza.
Buona visione

Voto: su 5

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