Se c’è una cosa che ti piace è recensire film e fare la bocca storta. Ma qua sei davvero combattuto tra fascinazione primordiale e realtà delle cose… Inizia così, ti stai guardando Capitan Harlock mangiando popcorn al cioccolato: mica sai cosa recensire per prima, ma hai deciso di mandare giù il boccone più amaro, con la recensione 100% spoiler-free di Capitan Harlock.
I personaggi: la ciurma dell’Arcadia non è più quella masnada di ubriaconi che hai tanto amato, ma sembrano degli Space Ranger in armature da Bioshock. Addirittura Yattaran arriva a dubitare di Harlock, cosa mai vista. Meeme manca della sua malinconia, dell’alcolismo, in cambio di una bocca. Yuky, invece molto brava. E’ un zoccolone da sbarco, non la timida Yuky a cui eri abituato, ma comunque brava. E capiscimi che per brava intendo ‘na roba che entra nell’immaginario nerd e non ne esce più, già attendi eserciti di cosplayers ragguardevoli. Tutti mancano di quella marzialità nippogiappo, per cui ogni personaggio del manga andava a suicidarsi di fronte alla sconfitta. Qui no. Cambiano idea. Ma tre o quattro volte. Ma dai…
No, perché il personaggio di Harlock, pur non essendo romantico come da manga, anzi, a dirla tutta ha comportamenti completamente sbagliati, ma ha un buon background, è consumato e pieno di dolore. Nonostante appaia nel titolo è un personaggio secondario. E sta con il suo carisma dietro a tutti. Sopra tutti.
Poi l’esperienza visiva è fenomenale. Quella Arcadia che esce dalle nuvole nere di materia nera (la parola “dark matter” è ripetuta centordici volte nel film…) appaga degli undici pleuri per il treddì.
Conclusione
Un film che nulla ha a che vedere con Harlock, ma che ti piace perché c’è Harlock.
Voto: 2 e mezzo su 5!
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