sabato 14 dicembre 2013

#seistagionieunfilm - Black Mirror


Oggi parleremo di una miniserie, ma non per recitazione, regia e scrittura, anzi. Livelli altissimi su tutto. Questa miniserie è una delle cose migliori che io abbia mai visto. E io ho visto un sacco di serie…Questa è una miniserie che riflette sull'uso ossessivo della tecnologia nelle vite di oggi, se vogliamo “Il lato oscuro” della tecnologia La miniserie britannica intercetta il disagio collettivo nei confronti della modernità in cui viviamo, attraverso tre episodi ricchi di suspense. Il cast, la trama e l'ambientazione sono diversi in ogni episodio, ma il tema affrontato è comune: l'incedere e il progredire della tecnologia, l'assuefazione e la dipendenza che questa provoca nelle nostre vite e i suoi effetti. Lo "specchio nero" del titolo allude agli schermi spenti di smartphone, palmari, computer e televisioni, oggetti di cui ormai non riusciamo a fare a meno, ma che possono anche privarci di ciò che conta realmente nell'esistenza e che - di certo - non ci stanno vicini quando soffriamo.


Oggi, Ron Mexico consiglia: BLACK MIRROR
Quando la tecnologia smette di esserci utile e di migliorare le nostre vite e inizia a diventare seriamente dannosa? Black Mirror cerca di rispondere a questa domanda - o meglio - di metterci di fronte al “lato oscuro” della tecnologia odierna, e a quello che la tecnologia ci ha fatto o potrebbe farci diventare come singoli individui e come collettività.
Tre episodi ambientati in realtà differenti, ognuna più o meno vicina alla nostra, ognuna profondamente inquietante, che come uno specchio, ci mettono di fronte alla nostra esistenza, portandoci a molteplici riflessioni – quasi mai positive – sull’attuale modo di vivere, soprattutto in termini di rapporti interpersonali.


Primo Episodio: Telefonata al Primo Ministro
Il primo ministro inglese Michael Callow viene svegliato con delle pessime notizie: la principessa Susannah (nome fittizio della famiglia reale inglese) è stata rapita. Come se non fosse già di per sé una cosa brutta i rapitori hanno una richiesta incredibilmente particolare: il primo ministro dovrà fare sesso in diretta televisiva con un maiale, fino al raggiungimento dell’orgasmo (del primo ministro, non del maiale).
Si, avete lette bene.
Come cazzo si reagisce di fronte a una cosa così??? Intendo da spettatore, perché da primo ministro io avrei detto: “Morta una principessa se ne fa un'altra”.
Idea dell’episodio notevole e originale, ma si potrebbe anche dire pazza e malata. Anzi, lo dico. In questi casi non c’è un protocollo da seguire e nessuno nello staff del primo ministro sa bene cosa fare. Il video della richiesta è stato inviato su youtube, è rimasto online per 9 minuti e nel giro di un’ora tutta l’Inghilterra ne era a conoscenza. L’episodio vede il primo ministro con i suoi tentativi di trovare la principessa, la stampa che cerca in tutti i modi di ricevere informazioni e la gente comune che si domanda cosa farà il primo ministro. Il tutto in un crescendo continuo di tensione all’avvicinarsi all’ora fatidica. Delle (probabili?) risate iniziali di fronte alla richiesta dei rapitori (almeno io ho riso e contemporaneamente detto: COSA???) alla fine dell’episodio non rimane assolutamente niente. Nulla. Vuoto dentro e amaro in bocca.
Questo episodio vuole essere una critica al mondo moderno della comunicazione: come cambiano in fretta le idee delle persone dalla venuta dei social network e di come le porti a uniformarsi. Le informazioni sono incontrollabili e non occultabili le e la stampa è disperata perchè a differenza della rete ha delle regole da rispettare.
La reazione della gente comune, in cui è difficile non riconoscersi dato che è ambientato in un presente quasi identico al nostro, ad una notizia del genere, quale potrebbe essere? L’episodio Telefonata al Primo Ministro mette l’umanità in una condizione estrema per testarne i limiti, e proprio perché lo fa in un contesto molto simile al nostro riesce a sconvolgere lo spettatore. Fino a che punto ci si può spingere? Qual è il limite? Lo abbiamo già superato? E ora?
Si dice che guardare qualcosa di terribile e affascinante sia come trovarsi davanti a un incidente stradale e non riuscire a distogliere lo sguardo. Per me è stato questo l’incontro con Black Mirror e più che incontro potrei parlare benissimo di scontro. E la serie ha avuto la meglio su di me.



Secondo Episodio: 15 Milioni di Celebrità
Un futuro dove – per una ragione che non conosciamo – la gente è costretta a vivere all’interno di una sorta di prigione confortevole e tecnologicamente avanzata, con il solo compito di pedalare ogni giorno su delle cyclette, guadagnando punti da spendere in viveri o in oggetti virtuali. Il tutto a corredo di una realtà svilente, un meccanismo vuoto creato ad uso e consumo di una massa di individui ormai drogata, ipnotizzata, vuota dentro. Si instaura però un binomio tra realtà e menzogna, tra purezza e falsità, col ragazzo protagonista deciso a spendere i suoi soldi per comprare alla ragazza di cui si è innamorato un biglietto per il talent show più in voga, molto simile a X – Factor. La ragazza anziché essere scelta per le sue doti da cantante, viene usata per fini pornografici, mentre il ragazzo, dopo aver tentato di farsi sentire e di risvegliare le coscienze di tutti gridando il suo odio per il meccanismo sociale, diventa un “intrattenitore” asservito al sistema. La distruzione dell’amore e la corruzione delle speranze dei due giovani giunge al culmine. Come nel primo episodio, il climax più alto è rappresentato da una scena fatta apposta per provare lo spettatore, per stuzzicare le sue pulsioni più basse e crudeli. Nel primo episodio lo spettatore veniva incuriosito dalla possibilità di assistere alla scena di sesso tra il primo ministro e il maiale, stavolta si trova di fronte alle richieste oscene fatte alla bella ragazza (togliersi la maglietta e mostrare le tette e in seguito di accettare il lavoro nel campo pornografico). In entrambi i casi non si mostra mai nulla, ma lo spettatore ha già avuto modo di mettersi alla prova, e di porsi nei panni degli spettatori e dei giudici, e di chiedersi: lo vorrei vedere? E la risposta potrebbe non piacervi.


Terzo Episodio: Ricordi Pericolosi
Forse la puntata più leggera… Se sul mercato fosse disponibile un microchip da installarsi dietro l’orecchio per vedere, far vedere e rivedere i propri ricordi, ve lo impiantereste? Potreste vedere conversazioni di cinque minuti prima con perfetti sconosciuti, e la faccia di vostra madre quando, vi siete laureati o sposati. Lo fareste? Pensate alle centinaia di conseguenze, a tutti i livelli. La possibilità di mettere mano al vostro cervello e ripescare un determinato ricordo, per riprodurlo su un qualunque dispositivo multimediale. Nessuno potrebbe più mentire, tanto per cominciare, perché ci sarebbero le prove provate. I ricordi filmati. Il protagonista dell’ultimo episodio è Liam, che ha appena sostenuto un colloquio di lavoro e non è convinto di aver fatto una buona impressione. Lo stesso giorno, ad una cena, comincia ad accorgersi che sua moglie Ffion ha ristabilito una certa intimità con un suo vecchio fidanzato, Jonas. Sono previsti calci allo stomaco per tutta la puntata. Il finale è una di quelle cose che difficilmente si dimenticano.


Black Mirror conta attualmente due stagioni, io vi ho parlato solo della prima. La seconda – se è possibile – è ancora meglio. E’ già prevista una terza. Ogni stagione (purtroppo per noi e per fortuna per la qualità di ogni singolo episodio) dura 3 puntate…
Una delle migliori serie British di sempre. Citando Jovanotti, “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”.


Il suo creatore si chiama Charlie Brooker , e prima di dargli del maniaco, considerate che è un giornalista inglese assai rispettato, autore di una rubrica vincitrice di numerosi premi. Quando hanno chiesto a Brooker il perché del titolo «Black Mirror», ha risposto :"Ne troverete uno su ogni muro, ogni scrivania, nel palmo di ogni mano: il freddo, brillante schermo di una tv, di un monitor, di uno smartphone".


Voto:
su 5!

2 commenti:

  1. Mi hai incuriosito, penso che la guarderò!

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    Risposte
    1. Ottima scelta! E hai fatto felice anche Ron Mexico che ora sta doppiando le capre urlatrici su youtube.

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Commenta e ti sarà risposto. Te lo promette il Doctor Kram! Ah, e magari non usare l'anonimato, ma almeno Nome/url, così giusto per...

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