#seistagionieunfilm - The Chicago Code

Ecco a voi un’altra serie televisiva che purtroppo non raggiunge e non raggiungerà il traguardo fatidico della rubrica #seistagionieunfilm… 13 puntate. Solo 13 puntate per una serie che non ha nulla da invidiare a nessuno per quanto riguarda cast e plot.

Oggi, Ron Mexico consiglia: THE CHICAGO CODE

Prima o poi avrei dovuto parlarvi di una serie poliziesca. Ecco, toglietevi dalla testa tutti gli stereotipi classici di un poliziesco. Poliziotto buono e poliziotto cattivo, coppia composta dall’incapace all’azione ma che sa parlare al cuore dei criminali e non e uomo-robot sparo ad ogni cosa che respira e il mio miglior discorso con un essere umano è stato: «Un Big Mac senza patatine. Veloce!» Per concludere con la classica sfuriata del capo della polizia che inizia con: «Il sindaco mi sta col fiato sul collo per questo e questo motivo, bla bla bla, questa è la vostra ultima cazzata, bla bla bla consegnate pistola, distintivo e i santini di Padro Pio».

The Chicago Code è diverso dai soliti polizieschi (e forse è per questo che non ha decollato, ma io l’ho apprezzato un sacco proprio perché diverso).
Eccheccazzo, se volevo guardare la solita roba poliziesca mi guardava Distretto di Polizia ventordici, RIS delitti imperfetti compiuti da inetti o CIS Miami, Chicago, New York, Bassano del Grappa, località a propria scelta che conti più di 100 abitanti…
Letteralmente è il Codice di Chicago, che fa molto il verso alla famosa canzone rap dei GangStarr The Code of Streets, il codice della strada. Quello che si cerca di spiegare e mostrare al telespettatore è appunto – il codice di Chicago – leggermente differente rispetto alle altre città. Pensate che gli sceneggiatori l’abbiano scelta a caso?

Ron Mexico dice questa!

il Doctor Kram invece questa!

Chicago è la più grande metropoli dell’entroterra statunitense, seconda per popolazione solo a Los Angeles e New York. E ‘una delle 10 città più influenti al mondo, inoltre è fortemente multietnica. A Chicago ci sono più neri che bianchi, asiatici e ispanici. Ah, ci sono anche un sacco di irlandesi. E tutte queste etnie vanno a nozze con un cop-drama, se poi il tutto è ambientato nella città punto di riferimento mondiale del blues, il ritmo non può certo mancare…

Proviamo a parlare di questa serie, senza spoilerarvi troppo. Potrei fare come con The River, mettendovi un breve trailer qui sotto:

Però qualcosa verrà detta, qualcosa verrà fuori.
Dunque, regia e fotografia di alto livello infatti la serie è stata creata da Shawn Ryan, il papà di The Shield, quindi qualcuno che sa il fatto suo.

A Chicago per combattere il crimine viene nominato sovrintendente di polizia Teresa Colvin, la prima donna a ricoprire questo ruolo. Nell'intento di debellare la crescente criminalità Colvin chiama per dirigere l'unità speciale il suo ex-partner di polizia, il detective Jarek Wysocki. I due, legati da rispetto e amicizia, cercano di eliminare la corruzione che coinvolge le più alte sfere delle forze dell'ordine, sospettando in primis Ronin Gibbons, ricco e influente uomo, molto amato in città. The Chicago Code affronta il problema della corruzione delle alte sfere politiche partendo dal basso. Il rapporto professionale-personale Colvin-Wysocki è il baricentro perfetto di una serie che è in bilico fra procedural e serialized. Wysocki rappresenta chi è fedele al distintivo e ha deciso di rimanere "per strada", Teresa Colvin invece ha voluto aspirare a un ruolo direttivo perché convinta che solo con il potere si possano risolvere alcune problematiche. Questo duplice livello di azione (che si fonde grazie ai due protagonisti) consente allo spettatore di avere una visione globale di una lotta di classe tra rappresentanti delle forze dell'ordine che quando fuori controllo conduce a risultati disastrosi. Chicago Code è un cop-drama atipico che affronta temi noti con un approccio innovativo, sfruttando la figura femminile del sovrintendente come simbolo di etica in un universo abitualmente dominato da uomini. Gli uomini, appunto…. In Chicago Code sono gli attori, i personaggi a fare la differenza, non tanto i casi che passano loro per le mani. Analizziamone alcuni, o meglio, i principali.

Jarek Wysocki: Un uomo corretto, coerente, severo, disposto a rischiare la propria vita per servire la giustizia. Lavorare con lui non è semplice e il suo partner, il giovane Caleb Evers, lo sa. Wysocki è l'ex partner del sovrintendente Colvin, che all'interno della Polizia si fida solo di lui. Questo rapporto privilegiato con Teresa Colvin lo mette però in cattiva luce agli occhi dei colleghi generando invidie e comportamenti al limite della deontologia.

Teresa Colvin: Per una donna non è facile ricoprire un ruolo di potere all'interno delle forze di polizia. Lei ne è consapevole. Ha un solo obiettivo, fermare la corruzione che ha invaso la città e che ha distrutto la sua vita precedente. Non ha paura di nulla, nemmeno di rendersi insopportabile con gli altri poliziotti per la sua etica ferrea che supera le relazioni personali. Non sopporta Ronin Gibbons ed è convinta che sia lui la causa di tutti i loschi affari che si svolgono a Chicago. Ha un solo amico e collega, Jarek Wysocki.

Caleb Evers: Giovane e brillante è il partner di Wysocki, che lo mette continuamente alla prova consapevole delle sue grandi capacità. Evers sa che stare di fianco a Wysocki non è un lavoro semplice, ma il suo obiettivo è imparare dai migliori.

Ronin Gibbons: Consigliere della città di Chicago, è un uomo potentissimo e influente. Lui conosce tutto quello che si svolge in città. Controlla ogni tipo di affare (lecito e illecito) e sa che l'arrivo di Teresa Colvin può provocargli solo dei guai.

Inoltre la giovane nipote di Jarek - Vonda - incomincia a farsi le ossa in polizia: dal lavoro di scrivania alle pattuglie in città. Alcuni misteri sul passato di suo padre – morto in servizio – vengono a galla e c’è spazio anche per un infiltrato nella mafia irlandese che rischia di essere scoperto, proprio quando è a un passo per condannare Gibbons.

Che dire, se vi piacciono le serie con i poliziotti E UNA TRAMA SENSATA non potete non guardare The Chicago Code.

Voto:

  su 5