giovedì 12 settembre 2013

Professione Arale


Di per se la cosa è bizzarra ma in qualche modo ti ha sempre sconfinferato. Peccato che poi il più delle volte non hai trovato il coraggio di andare fino in fondo. Ma siccome qualcuno ti ha aperto la strada, per la rubrica “questo lavoro posso farlo anch’io” presento: IL COSPLAYER. Parliamo con Erica aka Arale aka Sailor Moon, quella rosa che non-so-chi-sia perché sono un maschio, io… […]


Ho dimenticato altri personaggi? 
Erica: ne manca una alla lista dei già fatti e di cui sono soddisfatta ovvero Shampoo di Ranma ½. Gli altri per ora sono tutti progetti a cui devo lavorare. E la lista è sufficientemente lunga da coprire almeno una pagina di un file word…

 cioè, capito?

Come si inizia? Cioè, te lo chiedo io che ho fondamentalmente paura di un sacco di cose tra cui i travestimenti fuori luogo. Non è che arrivi in un posto e sei l’unica vestita così? Oppure vai un posto dove tutti hanno vestiti fichissimi e arrivi con un aeroplanino di carta in testa, perché manco la barchetta sai fare, e dici “sono Sampei”?
Erica: c’è chi lo fa. Credimi. C’è chi fa il cosplay di se stesso o si inventa dei personaggi da zero. Si inizia per caso, almeno nel mio caso è andata così. Inizi a pensare “ok, mi piacciono i cartoon anni ‘80” perché allora non diventare un cartoon vero e proprio. Ti fai una lista, escludi a priori quei personaggi che odiavi, quelli troppo alti, troppo grassi o troppo magri. E lì parti, più per scherzo che altro… se sai cucire molto bene la strada è in discesa. Se non lo sai fare ti arrangi come meglio puoi. Se il risultato ti emoziona e soddisfa sai già che quello sarà il tuo prossimo cosplay.


Come si sceglie un personaggio? Estetica, carattere o “basta volerlo”? Che poi, alla fine assomigli davvero ai personaggi, quindi una similitudine è necessaria o la si crea? Posso fare anche io un cosplay, che non si Lupin III, senza tagliarmi le basette?
Erica: allora, sicuramente un punto a favore è il fatto che sia un personaggio che conosci, che hai vissuto nelle tue numerose ore davanti alla tv o con il tuo fumetto preferito tra le mani. Io, per mia scelta, cerco di selezionare il personaggio che andrò a proporre in base alle similitudini con la mia “fisicità”. Arale, per esempio, mi è sempre andata a genio: piccolina, occhiali enormi proprio come i miei, un simpatico modo di salutare. Ed è stato subito amore. E’ il mio alterego, lo dico sempre. Ci sono affezionatissima. Insomma, quasi quasi terrei una “me/Arale” sul comodino. Scherzi a parte… tu sei Lupin, punto. Ma potrei suggerirti Dr.Slump, con un cuscino sulla pancia… o con qualche bicchiere di birra in più potrebbe andare. Sul baffetto ci puoi lavorare.


Ma poi, quando uno fa un personaggio, quanto conta entrare nella parte? Non scatta un effetto Kick Ass per cui il costume ti rende supereroe o sono io che mitizzo?
Erica: conta abbastanza, più che altro ci ti immedesimi in automatico. Sono mesi ormai che vedo solo guerriere Sailor, attacchi, pose per Sailor Chibiusa (quella con i capelli rosa – vedi sopra)… e dopo un po’ ti svegli la mattina e pensi di essere una Magic Girl. Anzi senti pure la colonna sonora di Sailor Moon trasformaione Outer Senshi di sottofondo! E lì si che ti senti magica. Almeno finchè non ti rendi conto essere solo la suoneria del tuo mela-telefono…


Secondo te è importante scegliere personaggi “di nicchia” o vanno bene anche quelli mainstream?
Erica: io preferisco i personaggi che conosco o che conoscono gli altri. Ma sul tema “conoscono gli altri” dopo l’ultimo evento cosplay ho qualche dubbio; sono stata scambiata per una “Winx” e per un personaggio con un nome assurdo tipo Nikky o similari. Qualcuno ha pure scambiato “L’incantevole Creamy” per una Mew Mew… e lo so che ora molti di voi staranno cercando chi sono ste fantomatiche Mew Mew…



Vita da cosplayer: cosa ti piace e quali sono stati i momenti di genuina emozione per te e che pensi di aver regalato?
Erica: i momenti top sono i bambini che ti fermano per fare una foto, gli adulti attempati che ti chiedono come mai sei vestita da carnevale e le belle persone che incontri con le tue stesse passioni.


Miglior cosplayer visto? Quello che “cazzarola, però se ci avessi pensato io…”
Erica: migliore cosplay visto e invidiato è sicuramente L’incantevole Creamy. Ci avessi pensato prima io non l’avrei fatto: troppo idolo per imitarla. Non mi sento all’altezza. Uno dei migliori riusciti resta un Kuzco de “Le Follie dell’imperatore” e il sosia ufficiale di Jack Sparrow. Ma lì direi che non ero adatta al personaggio… li ammiro e basta.


Progetti in vista? Lavori tanto per cercare i costumi e assemblarli, sei già sul prossimo cosplay?
Erica: Il lavoro di scelta del cosplay è lungo. Devi individuarlo, pensarlo, cercare di immedesimarti, e, cosa assai impegnativa, trovarne la parrucca. Io più che alla sartoria mi dedico agli accessori, i lavori grossi li faccio fare a chi ha più esperienza di me a riguardo. Sailor Chibiusa viaggerà con me per le prossime fiere in due differenti versioni. Spero presto in una terza versione dello stesso personaggio. Quindi per un po’ sono tranquilla manualmente. Per il resto la mente viaggia. Progetti ne ho più di uno. Ma non li svelo, sono scaramantica da questo punto di vista. Uno solo rimane un sogno: una bambina piccola con un cervellone grande, innamorata di un motociclista…



Saluta tutti i quintordici visitatori del blog e spiega perché uno dovrebbe o non dovrebber fare questo lavoro!
Erica: magari fosse un lavoro, non starei qui ogni giorno a guardare siti di offerte. Ma quasi quasi una Arale Norimaki a tempo pieno…. Detto ciò: cavolo! Siete tantissimi! Ni-hao a tutti

Seguite il suo blog http://kamikazetoast.wordpress.com/ che lo trovate qui e qui e qui e anche ! E anche nella barra qui a fianco! -->

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