lunedì 19 agosto 2013

RetroGame night live - Out Run


Out Run è un videogioco di corse automobilistiche creato nel 1986 dalla SEGA. Nato in versione coin-op per sala giochi con tanto di cabinato ultracazzuto ha rappresentato per anni il top della categoria. [...]
Caratteristiche tecniche:
la grafica 2.5D era d'avanguardia. Il numero di sprite elevatissimo e il paesaggio in movimento sullo sfondo rendeva moltissimo l'idea della tridimensionalità. Caratteristica tecnica per cui è stata difficile una buona conversione sui sistemi per l'home gaming dell'epoca. Infatti la versione per Commodore, perdonami, fa cacare. Quella che ho emulato per Sega Master System (Genesis in America) è già ad un livello buono.
Altro punto assolutamente innovativo fu l'utilizzo del force feedback sul volante del cabinato e nella versione full l'auto si inclinava e vibrava per simulare incidenti e forza centrifuga. STREPITOSO.

In versione zingara

In versione cazzimazzistandigovationlavoglio

Grafica:
Una Ferrari Testarossa cabrio, sole, mare, capelli che si muovo al vento, la strada a quattro corsie, una bionda a fianco. E' praticamente il riassunto degli anni '80. Sedici colori bastano per creare un mondo di luci, odore di spiaggia e di tramonto. Ad ogni bivio cambia lo scenario e cambiano i profumi. Forse perchè te lo ricordi quando giocavi alle sale giochi al mare e poi in quella della tua città (l'unica ndr!). Ma questa grafica è un concentrato di ricordi. Non c'è bisogno di altro.

La copertina di un ingenuità disarmante per l'Europa.

Una delle più belle copertine di sempre per l'America. Eccheccazzo.

Sonoro:
Un pò scarso il comparto effetti dell'auto ma meglio così perchè dei quattro pezzi che puoi scegliere all'inizio della tua corsa c'è la tua soundtrack preferita.

 

Gameplay:
Due marce, con la leva per passare da L ad H, come la tua macchinina radiocomandata Squalo della Gig. Magari non rendono moltissimo la sensazione di velocità, tanto che le prime volte ti sei scordato di cambiare e non capivi perchè non superavi il primo checkpoint. Salite e discese che ti tolgono la visuale. Curve che sembra la macchina possa fare senza curvare. Ma chissenefrega: il gioco è così ed è perfetto così. E' semplicemente perfetto. E' proprio quello che voglio e che mi fa ricordare le ore in sala giochi da regazzino. Niente altro. Sipario e lacrime.

Giochiamo:
E me lo chiedi anche che pezzo voglio sentire?

Il ciccione, i tamarri, il fotografo da set porno... Che anni '80.. Che anni '80...

Occhei, occhei, il gioco non è poi così facile. 
E poi la ragazza ti insulta senza ritegno quando sbagli.

 Cambio di scenario. Dal mare alle colline...

...dalle colline alle rocce...

...e si torna ad una spiaggia dal sapore europeo.
Una curiosità: Yu Suzuki, creatore del gioco e designer del medesimo ha scelto che la gara doveva svolgersi tra scenari di richiamo europeo... Alpi, Stonehenge, ecc... Poi però si riconoscono spiagge californiane e canyon... vabbè...

Il tramonto. Montagne sullo sfondo e l'aria muove i capelli.

Arrivo. 
Ci sono sei diversi arrivi per quindici scenari. Anche se sono arrivato alla fine, il gioco non è finito. Un vero hardcore gamer deve spenderci ore su ore per vedere tutto. In partite sempre diverse, visto che le auto degli avversari sono generate in maniera casuale rendendo il gioco estremamente longevo.

Voto:
 
 con lode, lacrime e festoni.

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