mercoledì 30 ottobre 2013

RetroGame Night Live: Super Pang!


E’ il gioco più costoso della storia dei videogiochi. Perché quando ci giocavi le prime diecimila lire di gettoni servivano solo per capire come diavolo funzionasse. Poi finivi a giocare ad OutRun! Per il Retrogame Night Live di oggi, sciabolino gli arpioni, scoppino le bolle, Super Pang! […]



Super Pang è il capitolo due di Pang, che poi ti sei accorto è lo stesso identico gioco, e se non bastasse c’è anche, poi, Pang 3 che, indovina… Si. Identico. Ma allora perché ti ha attaccato così tanto ai cassonetti della sala giochi?


Innanzitutto era allo stesso tempo facile e difficile. Facile perché aveva un joystick e un solo bottone. Spesso poi nei cabinati riutilizzati da qualcos’altro i bottoni erano due o tre e già provarli tutti per capire se facessero effettivamente qualcosa o no, ti costava i primi quintordici gettoni. Che poi c’era il tutorial nella schermata d’introduzione. Se solo lo avessi letto…



In effetti è in inglese… Se solo lo avessi capito… Infatti della compagnia di mefitici nani in vacanza a Lignano Sabbiadoro, nessuno sapeva nulla di inglese. A parte il piccolo Antò –alla partenopea, non alla francese- di cui però non capivi l’italiano. E comunque non è che lo sapesse proprio: diciamo che “c’era suo cuggino che glie l’aveva imparato, e lui lo capiva ma non sapeva spiegarlo”.


Questo il gameplay. La storia è praticamente assente: c’è questo regazzino dal cappellino blu (davvero spaziale, avresti sempre voluto averlo…) che spara arpioni e rompe bolle. Perché si. E dici: “vabbè, quello che fa a casa sua non mi interessa”, però il regazzino non lo fa solo a casa sua, ma in giro per il mondo. Forse sono i molteplici scenari, tutti molto suggestivi, il pezzo forte del gioco… Quella cosa che ti faceva voler sapere “il prossimo schema come sarà?”. Honk, Kong, gli stūpa circolari del tempio del Borobudur –si, vabbèoh, l’ho letto su uicchipedia, mica posso sapere tutto... – ti portavano lontano, lontanissimo, in un tempo della tua infanzia che già il viaggio da casa a Lignano Sabbiadoro ti sembrava l’esodo dall’Egitto che t’insegnavano a catechesi.
Via con le diapositive:














Se non lo sai, sappilo!


Il papà di Pang si chiama Cannon Ball, disponibile dal 1983 per i sistemi MSX e ZX Spectrum. E’ lo stesso gioco ma la grafica è ridotta davvero ai minimi termini.


Pang nasce nel 1989 con il nome di Pomping World, per poi diventare Buster Bros nel mondo, tranne per l’Europa, dove ha preso il nome Pang.


Esiste una modalità multiplayer che, chissà perché, nella versione NES (quella che ho provato io), non è stata implementata. 

Voto: per la longevità e il gameplay rompibolle su 5.

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