martedì 3 settembre 2013

RetroGame night live: FIFA 96



“EA didn’t give a shit about FIFA.” - Neil Thewarapperuma, responsabile EA Sports per l’europa nel 1993. In effetti i produttori di videogiochi non sono mai stati famosi per la lungimiranza. Ma la serie più venduta al mondo, fosse per la EA, non sarebbe mai stata prodotta. E tu, oggi, non avresti una squadra della muerte aka Atletico Kram, con giocatori del calibro di Taglialatela, Pietrone Vierchowod, Litmanen e Ravanelli, così per dire. […]

La (vera) storia di FIFA. Più o meno come QUESTA.
"They didn’t think we were going to sell a single copy of this. They thought it would be a complete disaster." - Marc Aubanel, FIFA International Soccer Assistant Producer.
Redwood City, California, il signor capo della Electronic Arts:
“un gioco di calcio? Che sciocchezza! Nessuno gioca a calcio! Vendiamo hockey su ghiaccio, football americano, baseball, palla avvelenata, cricket! Agli europei non piace il cricket?”
“no, veramente noi della commissione non crediamo che…”
“cazzate – continuò il Megapresidente – io non vi pago per pensare! Agli europei intanto che mangiano involtini primavera piace giocare a badminton. Produciamo un gioco di badminton”
“ma gli europei non mangiano gli involt…”
“CAZZATE! Europei, indiani, australiani, stessa faccia stessa razza! Ho detto un gioco di canasta e produrremo un gioco di canasta!”
“va bene, capo…”
“e poi ho un’idea per un altro gioco. Copieremo Mario Kart, ci mettiamo le righe della velocità e lo chiamiamo “Ned for Spid” !”


Widnes, Cheshire, Regno Unito. Jules Burt e Jon Law sono due designer indipendenti che decidono di produrre comunque il gioco. E lo propongo e ripropongono più volte alla EA, la quale risponde a pernacchie, supa e mimica dell’attaccarsi. Pure l’EA Canada. Che poi per gentilezza canadese ci ripensa e tira un’occhiata al loro lavoro.
Il lavoro passa in mano al canadese Bruce McMillan che guida un nuovo team verso la realizzazione del lavoro. Il videogioco prendeva forma.

"mi raccomando, vestirsi bene per la foto"

“dobbiamo decidere il nome…”
“ned for spid!”
“ma no, seguiamo la linea degli altri sport. Se hockey si chiama NHL come la lega, football NFL come la lega, sapete come potremmo chiamarlo?”
“SOCCER!”
“fanculo.”
In effetti soccer è stato il primo nome proposto, ma il reparto marketing ha deciso che per superare Kick Off e Sensible Soccer si avrebbe dovuto avere le royalities su giocatori, squadre e leghe. Così McMillan fa la spola Toronto-Svizzera e compra i diritti della Fifa per un sacchetto di perline. Gli svizzeri nel frattempo stavano sviluppando “Alphorn Hero” e andavano dicendo “il calcio non ha futuro, Signor Rezzonico!”.


Ne seguono centordici ore di lavoro al giorno. Settembre ’93. E’ pronto. A Natale è su tutti gli scaffali. FIFA international soccer, con tutta la sua copertina tra il serio, il minimal e lo scrauso.

la copia #1 di FIFA international soccer

Ora ci gioco!
 Atletico Kram contro Borussia Dortmund. Così. Solo perchè ti fa un sacco anni '90 e i giocatori del Borussia erano più fichissimi di un Ape Maia con il mallet.

Momento lacrime. Sembra di sfogliare il tuo vecchio album Panini. Che giocatori. Che annate. "si, ma hai scelto quasi tutti attaccanti" "e vabbè, chi li conosce gli altri?!"

 ...e poi hai la tattica giusta per ogni partita. Nella vita ti direbbe Max Pezzali.

Fischio d'inizio.

La partita si fa dura.

Durissima. Mortaretti in campo. Scontri sugli spalti.

Il Borussia va in rete con un triplo filotto reale. Tiro, respinta, palo, tibia, gomito, passante, campanile, mucca, gol!

Ti provi a rialzare. Tiri come un dannato. Sciabolate, sciabordate, cartoni e stecche da ogni dove.

Dentro area, fuori area, area piccola, linea dei tre quarti, centrocampo, ampio parcheggio. Niente.

Gli spogliatoi non ti regalano alcuna speranza. Il risultato è lì.

Nel secondo tempo il miracolo. Batistuta si allarga in fascia e al limite dell'area tira una bomba. Il pallone è un SuperTele impazzito.

Supera il portiere ed è GOOOOOL

 Batigol si lascia andare ad una sobria esultanza. Pareggio e tutto da giocare.

Ancora tiri da ogni dove ed il portiere del Borussia è impenetrabile. Poi, da una rimessa laterale arriva la palla a Vialli che per l'occasione ndossa un tupè. Tiri da lì, sperando in un calcio d'angolo.

Il SuperTele impenna. Il portiere i butta indietro. Gol. Gool. GOOOOL

Vialli decide di esultare facendo il gesto del suppa alla curva avversaria. Partono bottiglie e razzi.

Ma è il gol partita. hai vinto. non è stato facile ma hai vinto. E ti ricordi di quando ci giocavi da regazzino e vincevi tutto perchè segnavi nell'unico modo possibile. Tirando di sbieco dalla fascia al limite dell'aria. Porcazz, il gioco è una truffa! Ti è venuto in mente. Troppo tardi. Sipario.


Forse non lo sapevi, sappilo!
La visuale isometrica è presa da un prototipo di gioco di Beach Volley per Mega Drive. Portata in un videogioco di calcio simulava la telecamera delle partite in tivvì.
Fino all’ultimo all’EA USA non erano convinti che un gioco di calcio potesse interessare ai videgiocatori di tutto il mondo.
La presentazione del gioco è stata fatta durante la partita di qualificazione ai mondiali USA 94 Inghilterra Polonia. I 150 invitati sono stati messi nell’angolo dello stadio, è stato presentato il gioco, e poi hanno visto la partita dalla medesima angolazione. Geniale.

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